La scorta diretta al convoglio era assicurata da un piccolo gruppo navale della Royal Navy comprendente le corvette della classe Flower HMS Rhododendron e HMS Hyderabad, il dragamine HMS Bramble e i pescherecci armati HMT Vizalma e HMT Northen Gem. Eni attraverso Vår Energi, società partecipata congiuntamente da Eni (69,85%) e da HitecVision (30,15%) annuncia una nuova scoperta a olio nella licenza PL532 nel Mare di Barents Norvegese. Varie vie di approvvigionamento alla volta dell'URSS era state aperte tramite il porto di Vladivostok nel Pacifico e tramite il "Corridoio persiano" via Golfo Persico, ma la rotta più rapida e immediata per far affluire i carichi era quella che univa direttamente il Regno Unito al porto di Murmansk nel nord della Russia, attraverso i bacini del Mare di Norvegia e del Mare di Barents, per il tramite di covogli di mercantili sotto la protezione delle unità navali da guerra della Home Fleet della Royal Navy britannica[1]. A causa di questo, gli indici di salinità qui praticamente non cambiano e non differiscono dalla salinità media dell'oceano. Il primo a essere investito dalla furia di Hitler fu l'ammiraglio Theodor Krancke, la cui unica colpa era quella di essere il rappresentante della Kriegsmarine presso la "Tana del Lupo": l'ufficiale dovette subire una lunga sfuriata da parte del dittatore, che arrivò ad accusare la Marina di ritardare volutamente la comunicazione delle notizie sgradevoli pur di coprire le proprie mancanze. Il risultato tuttavia si rivelò parziale: mentre infuriava la battaglia nel Mare di Barents la scorta a distanza dell'ammiraglio Wake-Walker rimase a pattugliare le acque a nord-est di Jan Mayen, circa 1.000 miglia a occidente del luogo dello scontro, trovandosi quindi troppo lontano per poter intervenire[23]. Il messaggio fu ritrasmesso a Hitler, in quel momento nel suo quartier generale personale sul fronte orientale (la "Tana del Lupo"), il quale diede per scontato che il convoglio fosse stato attaccato con decisione dalle superiori forze di Kummetz e che fosse ormai stato distrutto. Questo programma offre un’esperienza unica ed indimenticabile durante la quale vi immergerete in una vera e propria avventura nordica tra natura incontaminata ed attività artiche con un safari che avrà come protagonista il Granchio Reale! L'intervento degli incrociatori britannici gettò in piena confusione i tedeschi. Approfittando della confusione, il Beitzen riuscì invece a svicolare senza subire danni[22][2]. Pages in category "Barents Sea" This category contains only the following page. La scoperta è stata effettuata con la perforazione del pozzo 7220/7-4 sul prospetto esplorativo denominato Isflak. Hitler aveva dato ordine di essere tenuto costantemente aggiornato sull'esito dell'operazione Regenbogen, ma di fatto l'unico messaggio all'alto comando tedesco su cosa stesse accadendo nel Mare di Barents era arrivato alle 11:47 dallo U-354: osservando da lunga distanza le vampate dei cannoni che si riflettevano sulle nubi, il sommergibile comunicò a Berlino che la battaglia andava infuriando e che «si può solo scorgere un vivo splendore rosso alla luce della mezzanotte artica». Tra la fine di giugno e l'inizio di luglio il convoglio PQ-17 subì ripetuti attacchi aerei e di sommergibili, in particolare dopo l'avventata decisione del comando britannico di ritirare le unità di scorta a causa della minaccia di una sortita della potente nave da battaglia tedesca Tirpitz: 24 dei 36 mercantili del convoglio furono quindi colati a picco, con la perdita dei due terzi del carico trasportato. Intorno alle 11:25 fu invece l'Obedient a finire sotto il tiro dell'Hipper: il cacciatorpediniere accusò danni e vittime a bordo prima di riuscire a sganciarsi[20]. Воскресный день.jpg 608 × 373; 50 KB. Seppure fosse la rotta più veloce, quella dei "convogli artici" era anche la più pericolosa: unitamente alle avverse condizioni meteo, con frequenti tempeste e presenza di ghiacci alla deriva, la rotta era esposta per quasi la sua intera lunghezza alle azioni di contrasto delle forze armate tedesche in partenza dalle vicine basi nella Norvegia occupata. La battaglia del mare di Barents venne combattuta il 31 dicembre 1942 nelle acque del Mare di Barents, nell'ambito dei più vasti eventi del teatro dell'Artico della seconda guerra mondiale. Le prime licenze per l’esplorazione delle risorse di gas e petrolio nello specchio norvegese del Mare di Barents, che portarono alla scoperta del giacimento di Snøhvit nel 1984, vennero concesse nel 1980. Guarda gli esempi di traduzione di mare di barents nelle frasi, ascolta la pronuncia e impara la grammatica. Solo un'ora più tardi, continuamente sollecitato da Kummetz, il Lutzow virò verso est per riacquisire il contatto con il nemico, sparando alcune inefficaci bordate di grosso calibro in direzione dei mercantili ma senza colpirne nemmeno uno e causando solo qualche danno leggero al cacciatorpediniere Obdurate, raggiunto da schegge di colpi esplosi nelle vicinanze[2][15][21]. Solo il 30 dicembre i tedeschi poterono acquisire la posizione corretta del convoglio, quando il sommergibile U-354 lo avvistò a circa 230 miglia nautiche a settentrione di Capo Nord e 50 miglia a sud dell'Isola degli Orsi, iniziando a pedinarlo per segnalare eventuali cambi di rotta; non avvistando le formazioni di scorta di Wake-Walker e Burnett, che si tenevano a distanza dai mercantili, il sommergibile riferì che la protezione del convoglio era alquanto leggera e in particolare che non comprendeva unità da guerra più grandi di un cacciatorpediniere. - Credit: NASA. Più a distanza seguivano due raggruppamenti di unità da guerra, il cui scopo era contrastare le unità di superficie tedesche: la scorta ravvicinata, composta da una squadra di incrociatori, e la scorta a distanza, collocata più lontano da convoglio e comprendente le navi da battaglia e le portaerei della Home Fleet. Nel dicembre 1942, tuttavia, la situazione non era più così rosea per i tedeschi e molte delle risorse che avevano consentito i successi contro i precedenti convogli artici non erano più disponibili[13]. Il 25 dicembre, dopo che il JW 51B ebbe lasciato le acque delle isole britanniche per inoltrarsi nel Mare di Norvegia, la "Western Local Escort" si ritirò e il suo posto venne preso dalla 17th Destroyer Flotilla del capitano di vascello Robert Sherbrooke, il quale assunse la guida della scorta diretta del convoglio; la formazione comprendeva i moderni (erano stati varati tra il 1941 e il 1942) cacciatorpediniere di classe O HMS Onslow (nave di bandiera di Sherbrooke), HMS Obedient, HMS Obdurate, HMS Orwell e HMS Oribi oltre al più datato (era stato varato nel 1929) cacciatorpediniere di classe A HMS Achates[10]. La conseguenza di questi ritardi fu che l'alto comando tedesco, e Hitler con lui, ricevette le prime notizie fresche sulla battaglia da un comunicato radio della BBC britannica, il quale riferì che il convoglio era passato indenne e che i tedeschi si erano ritirati dopo una breve battaglia; la reazione del dittatore tedesco fu rabbiosa[22][2].