Zone piccole e isolate a deflusso interno si trovano inoltre nell'Arabia centrale, nella Siria (Giordano) e nell'Asia Minore. XIII gl'Italiani col memorabile tentativo genovese di Ugolino e Guido Vivaldi, usciti dal Mediterraneo a tentare lo sconosciuto periplo dell'Africa con l'intento di raggiungere per mare le Indie. Il continente più vasto e popolato del mondo, l'Asia, presenta al suo interno molti contrasti: le montagne più alte del Pianeta, i laghi più profondi, climi freddi e tropicali, deserti e foreste, paesi tecnologicamente avanzati e molto poveri. Nella parte meridionale del paese, però, si fece sentire alquanto fortemente la civiltà egizia. Tra essi sul bacino dell'Amu-darja si è stanziato il popolo iranico dei Tagicchi (871.000). L'Innia. Il termine Asia e il suo significato attuale. I due meridiani con longitudine 180° Est e 180° Ovest coincidono e rappresentano l’antimeridiano o linea del cambiamento delle date. La loro azione fu del tutto negativa: essi ritardarono cioè lo sviluppo civile e politico di popolazioni a loro superiori per intelligenza, attività e attitudini. Così al nord, nelle regioni lontane e di minore resistenza, quello che alla Russia non era riuscito contro l'imperatore Kangshi, che aveva potuto stipulare con i Moscoviti il trattato di Charbin del 1688, le riuscì invece nella seconda metà del secolo decimonono, quando, dopo essersi appropriata (1858) una parte notevole della Manciuria fino alla sponda dell'Amur, essa iniziò la sua penetrazione in Mongolia. Nell'insieme si ha una serie di catene con tracce di ripetuti piegamenti e di spianamenti erosivi: la Steppa dei Kirghisi è un vero penepiano. Sono rappresentati in questa parte dell'Asia graniti e scisti cristallini, terreni paleozoici svariati, Mesozoico prevalentemente calcareo e carsico; Terziario marino nella Birmania. - Compreso fra le catene siberiano-mongole e il K'uen-lun, benché legato ai bacini dei Tarim, della Zungaria e della Mongolia occidentale, il Gobi è molto diverso da questi; il suo carattere preminente è quello di una regione a pieghe solo in parte spianata dall'erosione e con le depressioni e incisure colmate da materiali di trasporto eolico. Il popolo basso però non risentì allora nell'Asia anteriore grande influsso dalla nuova ondata di civiltà che era venuta dall'Occidente. L'induismo non è altro che quello spirito religioso che era stato sempre il retaggio delle classi popolari e che non poteva trovare pieno soddisfacimento nelle dottrine del buddhismo e neppure poteva attingere alle vette della speculazione brahmanica. Se il vulcano sacro, il Fuji-yama, tocca i 3780 m., anche montagne granitiche e paleozoiche oltrepassano i 3000; le rocce vulcaniche recenti coprono circa 1/5 della superficie. a sud della Cina che a questa erano stati soggetti o subordinati. La competizione sul Mar Cinese. L'invasione della penisola da parte di Alessandro il Macedone (nel 326 a. C.) segna una pietra miliare nella storia dell'India, la quale si apre largamente all'influsso dell'Occidente. sinensis), arbusto le cui foglie forniscono la nota bevanda. Il Camtciatca, principalissima parte dell'arco omonimo, penisola lunga 1200 km., consta in prevalenza di lave andesitiche, effuse da vulcani elevati fino a 4730 m. e sorti sopra un antico basamento paleozoico e cristallino. Soltanto l'Insulindia ha piogge abbondanti di tipo equatoriale distribuite durante tutto l'anno con piccole variazioni di quantità fra una stagione e l'altra, e massimi equinoziali (primavera e autunno). In diretta dipendenza con la varia distribuzione della temperatura sul continente asiatico durante l'anno, sta la diversa distribuzione della pressione atmosferica e il conseguente avvicendarsi dei venti periodici e delle stagioni secca e piovosa. Eppure la civiltà mesopotamica e quella egiziana ebbero uno sviluppo autonomo senza aver esercitato che scarsissima azione l'una sull'altra. Si accompagnarono poi a un'ambasciata che Hulāghū khān di Persia mandava al gran khān Qūbilāy, e con essa penetrarono nella Cina fino alla residenza imperiale a Kaiping. L'ordinamento sociale si basava sul matriarcato e sul totemismo. Nel settimo secolo abbiamo in India due grandi stati, quello di Harṣa (606-648) e la dinastia dei Calukya. 4. La Persia divenne in quel tempo una grande potenza, che poté combattere efficacemente l'Impero romano d'Oriente. Così i linguaggi indoeuropei hanno occupato tutta la pianura indo-gangetica, una parte della penisola e, con una forte colonia (Singalesi), l'isola di Ceylon: sono, attualmente, circa 240 milioni di individui; le lingue dravidiche, la maggior parte del Deccan, con 62 milioni; il Munda è rimasto in possesso del Chota Nagpur e di qualche altro distretto peninsulare (4 milioni), mentre sul versante del Himālaya hanno straripato in varia misura le genti tibetane. Parve che fosse sonata l'ora della scomparsa definitiva della civiltà islamica e che l'Asia unificata nella barbarie mongola, dovesse andar incontro a una lunga era di decadenza culturale. Le civiltà della Corea e del Giappone dipendono in tutto da quella cinese. Date le alte latitudini in cui già si trovano questi fiumi essi rimangono per lunghi mesi dell'anno gelati, sì che la navigazione è limitata ai pochi mesi estivi. La dottrina dei brahmani divide la società in quattro caste: la prima è costituita dai brahmani, la seconda dai guerrieri, la terza dai commercianti e agricoltori, la quarta dai Sudra (Sūdras) che fanno i servizî inferiori. I centri di civiltà dell'Asia più antica sono tre: nell'Asia anteriore la bassa Mesopotamia, cioè quella parte della Valle dei Due Fiumi che si stende in prossimità del golfo Persico; nell'Asia centrale la valle dell'Indo e quella del Gange; nell'Estremo Oriente la Cina. Nel 1854 era già apparso minaccioso il contatto russo coi khanati tartari dell'Asia centrale: nel 1868 l'impero russo imponeva la sua alta sovranità al khanato di Buchara e otteneva la cessione di quello di Samarcanda; nel 1873 di quello di Chiva; nel 1875 del Turkestān; e nel 1883 s'impossessava dell'oasi di Merv. Il Camelus bactrianus è l'unico cammello che viva allo stato selvatico, localizzato nel Turkestān orientale, mentre il dromedario, comune all'Africa, all'Arabia, all'Asia Minore e al SE. Domina il sistema dell'Altai russo, dove sottili catene si elevano fin oltre 4000 m. sopra un grande altipiano inciso; vi si connette a S. il sistema del Tarbagatai, a O. l'ondulato altipiano delle Steppe dei Kirghisi. Le Indie Olandesi, non solo perché costituiscono al S. del continente asiatico un territorio insulare da più di tre secoli soggetto alla stessa dominazione europea, ma anche per il fermento di idee politiche e sociali sviluppatosi di recente fra le popolazioni, assumono nel sistema politico dell'Estremo Oriente un valore che supera la loro importanza etnica e territoriale. Ma, sulla base della linea segnata dal consiglio, non fu possibile raggiungere l'accordo; e si ripresero i negoziati che approdarono il 5 giugno 1926 a una transazione che soddisfaceva in gran parte le pretese iraco-inglesi. La loro letteratura religiosa era molto ricca e si mantenne nelle scuole sacerdotali per alcuni millennî, anche quando la civiltà sumera era già estinta da parecchio tempo. La parte estrema settentrionale ha clima suobivale o di tundra. Verso levante le ultime propaggini di questa fascia forestale vanno a trovarsi fra i monti Stanovoi, il Mare di Ochotsk e la penisola del Camciatca dove il larice è rappresentato dal Larix davurica, la Picea da P. ajanensis e P. sitchensis e c'è, inoltre, una Tsuga (che, con l'ultima delle nominate picee, è un elemento nordamericano) e una speciale betulla, la B. Ermani. Nel Trattato di Losanna s'era stabilito che la delimitazione sarebbe stata negoziata fra Turchia e Gran Bretagna e, nel caso di disaccordo, riferita al consiglio della Società delle Nazioni. L'impero persiano è la manifestazione politica del predominio della stirpe-aria, proveniente dall'altipiano iranico, con una civiltà che rappresenta bensì una base aria, ma è compenetrata anch'essa di tutta l'eredità lasciatale dalle civiltà della Mesopotamia. Nel N. del continente asiatico la formazione delle repubbliche sovietiche federate con quelle della Russia europea, rende quelle repubbliche, molto più che non fossero i dominî della Russia zarista, un elemento di indipendenza asiatica. Ai tempi di questa dinastia fiorisce la letteratura sanscrita e si rialza la religione popolare. I rilievi però della Siberia settentrionale fanno sì che il clima subnivale penetri lungo le loro dorsali (Stanovoi settentrionali, M. di Verchojansk) assai più a sud. Dopo la spedizione punitiva internazionale del 1900, altri vantaggi esclusivi conseguiva la Russia con un accordo per l'effettivo condominio in Manciuria. Si distingueva nella casta sacerdotale colui che accendeva il fuoco del sacrificio dal cantore, il quale canta gl'inni liturgici e recita le invocazioni sacre. A N. si riattaccano ai T'íen-shan, da cui le separa in parte il depresso bacino di Fergana. Con l'introduzione dell'Islām nella penisola fu immesso nella cultura indiana un fattore nuovo, di profonda importanza, che sconvolse del tutto lo sviluppo del paese, reagi fortemente sulla mentalità indiana e determinò in modo decisivo il destino della penisola. La scrittura di cui essi si servivano era pittografica (v. scrittura). Essa sembra appartenere al ceppo dei linguaggi caucasici. La Siberia orientale, a E. della Lena, è molto varia nel suo rilievo, in cui a catene elevate fino a 2400 m. con forme alpine si associano rilievi cupolari, piccole catene di forme varie e pianure notevolmente estese. I Platanistidae, sorta di delfini d'acqua dolce, vivono lungo tutto il corso dell'Indo, del Gange e del Brahmaputra, a simiglianza di quanto avviene nei grandi fiumi dell'America del Sud. 7. Fu durante l'impero del Gran Mogol, e precisamente nel XVII secolo, che si intensificarono i contatti e gl'insediamenti europei in India. XIX intensificava la propria attività nell'Oriente vicino e nel Medio Oriente sempre più verso il S.: là verso il Mediterraneo, e qui verso il Golfo Persico e l'Oceano Indiano. Il sovrano di quello stato che si designa imām Yaḥyà, amīr al-mu'minīn, re del Yemen, e che come tale ha stipulato il 2 settembre 1926 un trattato di amicizia e di relazioni economiche con l'italia, nel quale era riconosciuta "la sua piena ed assoluta indipendenza", occupava da qualche anno alcuni territorî finitimi che l'Inghilterra rivendicava come pertinenti al suo protettorato di ‛Aden. E così d'inverno nella Siberia Orientale spirano venti freddi dal mezzogiorno, nella Occidentale da SO., nell'Asia sud-orientale dal N., nell'Asia meridionale i venti del NE. Le vittorie riportate da Ibn Sa‛ūd su Ḥusein e i suoi alleati estesero dal 1920 al 1924 i dominî del primo: le sue truppe il 13 ottobre 1924 occupavano la Mecca, di cui egli prendeva personalmente possesso il 5 dicembre. Siamo abbastanza bene informati della religione e dei riti di questo periodo. L'Italia continua a dare il contributo maggiore e più importante di viaggiatori. - Tozza penisola protesa verso l'Europa, forma un altipiano alto in media 1000 m., percorso da rilievi con gli orli rialzati a N. e a S. in catene marginali, smembrati a O. da valli e affossamenti che rendono articolata la costa. Consiste nella presenza d'una piega cutanea che dalla palpebra superiore va verso l'interno dell'apertura palpebrale e copre più o meno la cosiddetta caruncola (plica mongolica). Un flusso regolare di pellegrini alla Palestina si inizia con l'avvento di Costantino e con la fondazione dell'impero bizantino. Questa è ancora bassa e alluvionale fino al Yang-tze-kiang; più a S. abbiamo una zona paleozoica e mesozoica ondulata a penepiano con ampî bacini, per lo più a quote inferiori a 500 m., con rilievo assai vario e disordinato, che soltanto più vicino alla costa si eleva sopra i 1000 metri. I maggiori sono il Siacen, che raggiunge i 75 km., e il Baltoro lungo 66 km. I Tapiridi, così diffusi nell'America Meridionale e Centrale, non si trovano in Asia che nel Siam, nella Penisola di Malacca e a Sumatra. Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' N) e, con le isole, addirittura per 92°, da oltre 81° N (Terra del Nord) a 11° S (Roti, nelle Isole ... Enciclopedia Italiana - VII Appendice (2006). Nell'una e nell'altra il territorio è spartito fra i coltivatori sedentarî e i pastori nomadi o semi-nomadi, ma mentre l'occidente ha subito fortemente l'influsso delle culture dell'Asia sud-occidentale (islamismo), l'oriente ha ricevuto invece l'impronta della civiltà cinese e indiana (buddismo). Non erano però mai cessate del tutto le relazioni commerciali con l'Asia più remota, sia per via di terra, sia di mare; e, durante il fugace rifiorire dell'impero d'Oriente sotto Giustiniano, di Cosma e Sopatro sappiamo che trafficavano (come altri mercanti siriaci e alessandrini) fra il Mar Rosso e Ceylon (e il primo ci lasciò anche una vivace descrizione dei luoghi), e abbiano ricordo nel 568 di un Zemarco, inviato da Giustino II a cercare nuove vie per il commercio della seta e arrivato fin quasi ai T'ien-shan, passando al ritorno a N. del Caspio e per la Caucasia. Il facile accesso dall'una all'altra regione cinese e la netta delimitazione dell'intero territorio, determinata in parte da ostacoli naturali e in parte conseguita mediante barriere od ostacoli artificiali dalle regioni circostanti, vi hanno favorito, con la graduale assimilazione cinese delle provincie conquistate, lo sviluppo d'una civiltà uniforme e d'un solo dominio o predominio politico, determinando il formarsi della più numerosa fra tutte le entità nazionali. Nella stessa penisola di Malacca, secondo il Martin, sarebbero presenti, nei cosiddetti Senoi, residui d'uno strato umano che presenta affinità con i Vedda dell'India e con gli Australiani. N. salvo che nella Manciuria, in Corea e nel Giappone; gli Otididae, esclusi dalla Siberia, da Sachalin, dalla Cina meridionale, dall'Indocina e da tutte le altre isole; gli Oedicnemidae, esclusi dalle regioni settentrionali e orientali compreso il Giappone, ma presenti a Formosa, nelle Filippine e nelle Indie Orientali; i Pteroclididae che abitano l'Asia minore, l'Arabia, la Persia, l'India, il Turkestān, il Tibet e la Mongolia; i Tetraonidae, che vivono nella metà settentrionale del continente e nelle isole giapponesi. Il continente si estende in longitudine per oltre 164°, da Capo Baba nell'Asia Minore a 26°5' long. Siamo ormai nella zona delle piogge monsoniche. In esso però abbiamo alcuni sottotipi più o meno ben delimitabili, e che presentano differenze per caratteri di valore secondario. Dalla scuola del Mahāyāna si sviluppò il buddhismo dei lama del Tibet e quello dei Mongoli, nel quale la speculazione religiosa creò molte figure divine e altre creature metafisiche, facendo decadere la dottrina dalla sua primitiva purezza. I discendenti e successori del grande conquistatore non seppero conservarne integra l'opera per lungo tempo: alla metà del sec. I Myoxidae vivono nell'Asia centrale e di SO. A questo periodo risalgono anche i primi albori della scienza. Le precipitazioni non sono rilevanti neppure nell'Asia settentrionale dove cadono spesso sotto forma di neve. I Tibetani (2 milioni) sono anch'essi divisi in nomadi, per i quali l'animale caratteristico di allevamento è il yak, e sedentarî, rigidamente organizzati in uno stato teocratico dalla chiesa buddista lamaica. Questa fu l'idea dell'impero e dell'impero universale. - Poche regioni sconosciute rimangono ancora in Asia e le macchie bianche si sono andate sempre più restringendo nel corso degli ultimi anni. In questa zona tropicale molte sono le piante spontanee oggetto di sfruttamento diretto o sottoposte a coltura o qui acclimate da altre regioni equatoriali: l'albero della cannella (Cinnamomum zeylanicum), parecchi Piper, lo Zingiber, la galanga (Alpinia galanga), il cardamomo (Amomum), la Curcuma, il banano (Musa sapientum), alcune Auranziacee, comuni anche in Cina e Cocincina, la canna da zucchero, il Ficus elastica che fornisce il caucciù, mentre altre specie (F. religiosa) sono oggetto di venerazione. O. Fin da questo periodo, del resto, la Cina emergeva per iniziative prettamente geografiche precorrenti di secoli il resto del mondo: così nel 721, un prete, Y-hang, riceveva l'incarico di fare un rilevamento del territorio dell'impero, e venivano mandati osservatori nell'Indocina, nell'India meridionale e nella Tartaria del nord per notare la diversa durata del giorno e della notte e i moti delle stelle non visibili da Si-ngan. Sulṭāniyyah in Persia diventava sede arcivescovile, occupata prima da Francesco da Perugia, poi da Giovanni da Cori, probabile autore del Livre de l'Estat du Grand Caan. Il padre deve dal canto suo proteggere i membri della sua famiglia e mostrare sollecitudine per il loro benessere. Dopo la caduta di Gerusalemme le sole relazioni di pellegrini degne di nota sono quelle di Burchard di Monte Sion, frate domenicano di Magdeburgo, che andò in Siria nel 1232, e di Ricoldo di Monte Croce, che fu in Siria e a Baghdād (1286), se non più in là. (IV, p. 839; App. Egli è in pari tempo il sommo sacerdote e fa i sacrifici di stato. Nell'Asia settentrionale la maggioranza della popolazione è ormai costituita dai coloni russi (circa 7 milioni) e le genti indigene sono rappresentate da nuclei in generale assai esigui. A quest'ultimo si affaccia, prescindendo da scarsi lembi paleozoici e mesozoici, tutto un grande massiccio cristallino, che si estende anche al Sinai; mentre arenarie e calcari del Cretacico ed Eocene, assai estesi nell'interno, ritornano nella zona di ‛Aden e lungo l'Oceano Indiano. e la Lena, che misura 4600 km. Lo stesso può dirsi del panturanismo, affermatosi fin dal secolo scorso nell'Asia settentrionale, centrale ed occidentale ed in parte dell'Europa orientale e centrale. - I. Generalità (p. 839); Storia dell'esplorazione (p. 840); Morfologia e geologia (p. 844); Clima (p. 851); Idrografia (p. 856); Vegetazione (p. 860); Fauna (p. 863); Antropologia (p. 866); Etnologia (p. 868); Lingue (p. 875); Condizioni economiche (p. 875); Quadro politico-statitistico (p. 885); Missioni (p. 886). XVIII, aveva esplicata la propria azione in Mongolia e in Manciuria sempre più in direzione orientale fino alla guerra col Giappone, nel sec. Il regno greco-indiano fu distrutto dagli Sciti, i quali dopo che ebbero invasa l'India accettarono il buddhismo e diffusero nel paese la civiltà greco-iranica. Vi si riconoscono depositi continentali paleozoici e mesozoici; e in tutta la regione di NO. Tutta la parte N. di quest'ultima è geologicamente legata alla Manciuria. Il parallelo conosciuto come Tropico del Cancro è il tropico dell'emisfero settentrionale. Il mutamento venne effettuandosi in Giappone attraverso diversi stadî. Trattazioni particolari intorno all'antropologia delle singole regioni e dei principali gruppi etnici si troveranno alle voci relative. Accanto a tratti di carattere filosofico e speculativo troviamo in questa religione molte superstizioni, feticismi ripugnanti, riti dissoluti e crudeli. (31.000), dove sono giunte dalle rive americane anche colonie costiere di Eschimesi (1600). La tundra può trovarsi intercalata anche nella foresta che, però, in generale, la segue e risulta formata principalmente di Conifere: Picea obovata molto simile al nostro abete rosso, Abies sibirica, Larix sibirica che è una razza del larice delle Alpi, Pinus cembra e P. silvestris, a cui si associano con abbondanza la betulla (Betula alba) e più rari il Populus tremula, il Sorbus aucuparia, l'Alnaster fruticosus, il Prunus padus, ecc. - Si presenta con un'imponente catena assiale lunga 1100 km., pressoché diritta da NO. L'Asia anteriore, l'India e la Cina non ebbero una storia comune. Fa eccezione il solo Yang-tze-kiang, il secondo fiume asiatico per portata media (22.000 mc. Ulmus minor, sinon. Nel tempo stesso erano riorganizzati sul modello europeo l'esercito e la marina per mettere lo stato in condizione non solo di poter difendersi, ma anche di appoggiare eventualmente con la forza le sue giuste aspirazioni. - Il termine Asia e il suo contenuto attuale. Se osserviamo le isoterme annuali vediamo che queste corrono relativamente parallele fra loro; notiamo però che esse non seguono i paralleli, ma tendono ad avvicinarsi tra loro e all'equatore quanto più si avanzano verso l'oriente, raggiungendo la distanza minima dall'equatore lungo il meridiano 1300 circa, donde poi si spostano nuovamente verso N., raggiungendo maggiori latitudini nelle immediate vicinanze dell'Oceano Pacifico. Col nome di tundra gli abitanti della Siberia chiamano tutte le terre settentrionali situate al di là della regione forestale, ma la maggior parte dei botanici adopera questo termine per indicare il suolo pianeggiante che disgela a piccola profondità ed è, perciò accessibile a poche fanerogame: a nessun albero, ma solo a modesti suffrutici di cui i più diffusi sono la Betula nana, un Ledum, due Vaccinium (vitis-idaea e uliginosum), un Empetrum, un Arctostaphylos e una Andromeda, tutte Ericacee eccetto la prima: e vi crescono pure parecchi piccoli salici, molte Ciperacee tra cui predominano gli Eriophorum e Graminacee. Fra gli alberi caducifogli più comuni a N. ma che, data l'altezza delle montagne, possono spingersi a S., si citano il faggio, che si arresta nella zona caucasico-pontica e che qui come in Corea ricompare sotto la forma di Fagus Sieboldii, un castagno (Castanea iaponica), una Pterocarya e una Zelkova, due Iuglans (noci), due frassini, parecchi aceri a cui si mescolano speciali Conifere che sostituiscono le essenze a foglia caduca a quote più elevate. Altre carte etnologiche o linguistiche del continente dopo quelle di G. Gerland, Atlas der Völkerkunde (in Berghaus' Physikalischer Atlas, VII, Gotha 1892), ancora assai utili a consultarsi, hanno fornito le opere linguistiche di Meillet e Coen (parziali) e di W. Schmidt. Nell'Asia russa sono celebri i viaggi di Pallas (1768-1793) e gli altri promossi da Caterina II. XIX, può formularsi così. I Tupajidae sono esclusivi dell'India, Indocina, Sumatra, Giava, Borneo, Palauan e Mindanao; i Galeopithecidae sono esclusivi del Siam, della Malacca, Sumatra, Giava, Borneo e Mindanao. Ma questa civiltà è certamente più recente di quella delle valli dell'Indo e del Tigri ed Eufrate. 2, Londra 1906; G. B. Ramusio, Delle navigationi et viaggi, 2ª edizione, voll. Copiose le masse eruttive serpentinose e vulcaniche; grandioso il vulcano Argeo, punto culminante (3830 m.). La cultura materiale risulta dalla fusione di elementì indiani e cinesi; le case a terrazza dei sedentarî sono però del tipo comune a tutta la regione arida asiatica, mentre la tenda dei nomadi presenta forma piuttosto simile a quella degli Arabi. Le medie temperature più alte, sia annue sia mensili, si hanno nella Cina settentrionale e nella Manciuria con estati ancora calde; nella regione dell'Amur s'osserva già un forte abbassamento termico. Tutto proviene dagli dei o da spiriti che si possono però costringere a fare qualcosa o ad astenersi da qualche atto mediante la magia. Ma anche esse, dopo aver accettata la civiltà sumera, ebbero a subire l'invasione di tribù semitiche e la conquista del paese. Dal N. grandi corsi d'acqua che scendono verso il S., il Volga nel Mar Caspio e l'Eufrate e il Tigri nel Golfo Persico, hanno tracciata e facilitata la via della migrazione verso S. di popoli originariamente viventi o successivamente stabilitisi nelle regioni settentrionali. - Gigantesco sistema montuoso elevato fino a 7200 m., fra i bacini del Balchaš e della Zungaria a N., e quelli della Fergana e del Tarim a S., lungo (nel senso dei paralleli) 2600 km. Gli Arî che conquistano dall'occidente il paese, chiamati Khatti (Hittiti), introducono parecchi elementi della loro civiltà e fondano un vasto impero su quasi tutta la penisola, il quale però oltrepassa il confine meridionale verso la Siria e si espande anche nella Mesopotamia e nella Siria, fino in Palestina. Vi si possono fare etnologicamente tre suddivisioni: la regione del Mediterraneo e del Mar Nero, la regione arabica, e la regione iranica; queste ultime due sono separate dalla grande valle alluvionale della Mesopotamia. La zona di clima subtropicale si manifesta in due regioni diverse dell'Asia. Un secolo dopo, dal 518 al 521, è da ricordare la missione religiosa in India (per la via del Gobi e di Khotan) di Hoei Sing e Sung Yun. Non è escluso che anche gli antichi Cinesi dipendano per qualche aspetto della loro civiltà, allora alquanto rozza, da quella della Babilonia, ma non si può addurre a prova di questi antichissimi contatti la scrittura cinese, sorta senza dubbio spontaneamente senza dover nulla a quella sumera, sebbene anche questa sia a caratteri pittografici.