È così che tra momenti calcistici importanti, ricordi e scene più intime, Francesco racconta se stesso come uomo e come calciatore, divenuto uno dei simboli iconici della sua squadra. relative a propri prodotti e servizi. Vita privata, campionati, goal e momenti privati si mescolano, consegnando agli spettatori e ai tifosi un ritratto completo di Francesco Totti con le riflessioni che hanno portato il calciatore a compiere le sue scelte sul campo e nel privato. È la notte che precede il suo addio al calcio e Francesco Totti ripercorre tutta la sua vita, come se la vedesse proiettata su uno schermo insieme agli spettatori. Roma, che nelle ore antecedenti al suo addio al mondo del calcio, ripercorre davanti uno specchio la sua vita e la sua carriera. Mi chiamo Francesco Totti. *Servizio attivo dal lunedì al venerdì e la domenica dalle ore 10.00 alle ore 20.00, il sabato Seleziona un elemento nell'elenco (facoltativo). Riprova più tardi. Ma in Mi chiamo Francesco Totti questi elementi sono praticamente assenti; anzi, quello che emerge sopra ogni cosa è la passione di giocare a calcio. Trailer Francesco Totti. : 0444 543492Fax: 0444 546078C.F./P.Iva: 03973060241REA VI-368952, LORENZO MIELI, MARIO GIANANI E VIRGINIA VALSECCHI PER THE APARTMENT E WILDSIDE CON CAPRI ENTERTAINMENT, FREMANTLE, CON VISION DISTRIBUTION E RAI CINEMA, IN COLLABORAZIONE CON SKY E AMAZON PRIME VIDEO. Per l'accesso da rete fissa potrebbe essere necessario richiedere l'abilitazione chiamando Le immagini e le emozioni scorrono tra momenti chiave della sua carriera, scene di vita personale e ricordi inediti. Quella sera, allo Stadio Olimpico, “su consiglio di Ilary”, il giocatore si presenta comunque in tribuna, con la moglie e altre persone. Se ne rende conto lo stesso Totti quando afferma che dai 12 ai 40 anni ha sempre giocato alla stessa maniera, ovvero come un ragazzino. al trattamento dei miei dati personali per l'invio da parte di UCI Cinemas di comunicazioni informative MESTRE - IMG Piazza Candiani 041 238 3111. Mi chiamo Francesco Totti. Cast: , Francesco Totti Nazione Ad oggi Mi Chiamo Francesco Totti è senza dubbio il film più bello visto alla Festa del Cinema di Roma del 2020: un racconto potente ed emotivo, che spezzerà il … Raccogli punti e guadagni biglietti omaggio, entri gratis per il tuo compleanno e partecipi a tante iniziative e promozioni! Il docufilm “Mi chiamo Francesco Totti” di Alex Infascelli ha vinto il Nastro d’argento 2021 nella categoria Cinema del reale. ITALIA Critica offrirmi informazioni e servizi in linea con le mie preferenze e le mie scelte di consumo. MESTRE - IMG Piazza Candiani 041 238 3111 Dalla F alla T. Sulla scia dell’apologia mediatica nazional-popolare che ha preso il via dal 28 maggio 2017, giorno in cui il suo addio al calcio giocato ha fatto il giro del mondo, Alex Infascelli (da profano auto-dichiarato) realizza Mi chiamo Francesco Totti.Documentario che prende le mosse da Un capitano (libro scritto “con” Paolo Condò, edito da Rizzoli nel 2018, dal quale è stata tratta anche la serie Speravo de morì prima, dal 2021 su Sky) e attraverso la voce narrante dello stesso Totti racconta l’uomo, il calciatore, dai primi calci dati ad un pallone (“palla è stata la prima parola che ho detto”) fino allo straziante saluto dell’Olimpico, preceduto dalla notte più difficile, e più lunga, trascorsa dal fuoriclasse, ormai 41enne, dopo 25 anni da professionista con indosso una sola, unica maglia.Ed è proprio questa simbiosi impareggiabile, antitetica rispetto alle logiche del calcio moderno, che nel corso degli anni ha fatto sì che al romanismo si affiancasse un’altra religione, il “tottismo”.Figlio di una città alla quale ha regalato moltissimo, ricevendo in cambio un amore assoluto, con derive financo illogiche, Francesco Totti – che spesso sottolinea quanto, sin da giovanissimo, non ha più potuto vivere un’esistenza da persona “normale” (“se devo vedere un monumento 30 secondi e firmare mezz’ora di autografi, che ci vado a fare? Acquista il biglietto ONLINE:https://odeonvicenza.18tickets.it, Trama Dopo l’annuncio del “Nastro dell’anno” per il ‘Cinema del reale’ a Gianfranco Rosi per "Notturno", sono stati comunicati oggi i vincitori dei Nastri d’Argento Documentari. Mi chiamo Francesco Totti al cinema il 19, 20 e 21 ottobre Mi chiamo Francesco Totti è il film-documentario che ripercorre la vita e la carriera dell'ex capitano della Roma. UCI CINEMAS ITALIA Un racconto inedito della vita privata e professionale dell'ex capitano della Roma. All’annuncio delle formazioni, l’allenatore viene sonoramente fischiato (ghigno soddisfatto di Ilary Blasi sugli spalti), iniziano i cori per Totti.Giocatore capace di spostare il sentimento naturale di un’enorme fetta di tifoseria, in grado di anteporlo alle sorti della squadra stessa: la deriva epica e cristologica che il documentario di tanto in tanto imbocca (francamente rivedibili tutti gli inserti “ricostruiti”) è allora figlia naturale di un’operazione che – come detto – contribuisce in maniera scientifica a confermare il percorso di un (ex) fuoriclasse che da fenomeno circoscritto “all’interno del GRA” (cavallo di battaglia dei laziali che per una vita hanno tentato di sminuirne la portata calcistica) sta diventando, è diventato, fuoriclasse di (per) tutti.Ed è per questo che Mi chiamo Francesco Totti piacerà moltissimo a tutti i non appassionati di calcio, a tutti gli appassionati di calcio non romanisti. In programmazione da lunedì 19 Ottobre a mercoledì 21 Ottobre. MI CHIAMO FRANCESCO TOTTI. Ti consente di avere lo SCONTO STUDENTI da lunedì a venerdì (in alcuni UCI Cinemas anche sabato e domenica). Critica. Mi chiamo Francesco Totti - Un film di Alex Infascelli. e promozionali - Italia 2020. Pure pe’ voi però”.Valerio Sammarco. Se sei uno studente e hai tra 14 e i 26 anni non compiuti. il numero clienti del proprio gestore telefonico. Da minimo 3 a 7 biglietti tutti con lo sconto, 1 o 2 adulti compresi! Altre informazioni Escluse poltrone VIP, eventi speciali, sala IMAX/iSens. Regia: ALEX INFASCELLI Ti consente di avere lo SCONTO FAMILY & FRIENDS tutti i giorni della settimana e per tutti i film sia 2D che 3D! promozionali ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER UCI E RESTA AGGIORNATO: Scopri le app UCI Cinemas Italia e SKIN ucicard. Per te sconti, raccolta punti con fantastici premi e tante iniziative e promozioni! SKIN ucicard è la carta fedeltà di UCI Cinemas, pensata per premiare i nostri clienti più fedeli. "Mi chiamo Francesco Totti" è in primo luogo la storia di un predestinato. Le immagini e le emozioni scorrono tra momenti chiave della sua carriera, scene di vita personale e ricordi inediti. Via Carlo Donat Cattin 5, 20063, Cernusco sul Naviglio (MI) CF E RI ROMA N. 04342801000 REA Per cellulari verificare il proprio piano tariffario (costo max € 1,41 al minuto, IVA inclusa). Tratto dal libro “Un Capitano” scritto da Francesco Totti e Paolo Condò, il docufilm ripercorre la vita dell’ex capitano della Roma. Dalla F alla T. Sulla scia dell’apologia mediatica nazional-popolare che ha preso il via dal 28 maggio 2017, giorno in cui il suo addio al calcio giocato ha fatto il giro del mondo, Alex Infascelli (da profano auto-dichiarato) realizza Mi chiamo Francesco Totti. mercato volte a Documentario, Italia, 2020. Mi chiamo Francesco Totti film stasera su Sky Cinema Uno e Sky Sport Serie A in streaming su Now Tv Una giornata con Francesco Totti il docufilm “Mi chiamo Francesco Totti” diretto da Alex Infascelli. Valutazione. Trama del film Mi chiamo francesco totti. Soggetto: Francesco Totti - (libro), Alex Infascelli, Vincenzo ScuccimarraSceneggiatura: Vincenzo Scuccimarra, Alex InfascelliFotografia: Marco GraziaplenaMontaggio: Alex Infascelli, Emanuele SveziaScenografia: Eugenia F. di NapoliCostumi: Eugenia F. di NapoliSuono: Maurizio Argentieri Il "Cinema Odeon" di Vicenza utilizzerà i tuoi dati esclusivamente per il servizio newsletter e non affiderà a terzi la tua mail. Se non sei una mamma o un papà o uno studente, ma ti piace il cinema. MESTRE - IMG Palazzo 041 971444. Sarà proiettato in anteprima alla Festa di Roma e sarà nelle sale come evento speciale il 19, 20 e 21 ottobre. Con Francesco Totti. Vi ricordiamo che Mi chiamo Francesco Totti sarà al cinema solo il 19, 20 e 21 ottobre, distribuito da Vision Distribution. Uscita al cinema il 19 ottobre … anteporre alcun prefisso al numero del Call Center indicato. E un ragazzino quando gioca a calcio pensa a divertirsi. Quella sera, allo Stadio Olimpico, “su consiglio di Ilary”, il giocatore si presenta comunque in tribuna, con la moglie e altre persone. L'iscrizione alla Newsletter è avvenuta con successo. Alla fine sono diventato io stesso un monumento”) – ritorna nelle strade dell’infanzia (Via Vetulonia), dove giocando a “paperelle” (uno calciava la palla e doveva colpire tutti gli altri mentre in fila discendevano la scalinata) incominciava a far capire di essere fatto di un’altra pasta, poi sui campi della Fortitudo, della SMIT Trastevere, della Lodigiani (all’epoca terza squadra della capitale, dopo Roma e Lazio, “ma per noi romanisti era la seconda”), fino all’approdo nelle giovanili giallorosse, nel 1989, per poi esordire in prima squadra (a 16 anni) il 28 marzo 1993 sul campo del Brescia.Da lì in poi è un continuo alternarsi tra prodezze (uniche, eterne, straviste), momenti di gloria (lo scudetto del 2001, con le conseguenti, infinite feste cittadine, il mondiale del 2006), di dolore (la rottura dei legamenti della caviglia dopo lo scontro con Vanigli in Roma-Empoli, proprio qualche mese prima il campionato del mondo), di gioie private (il rapporto con Ilary Blasi, il matrimonio – con la folla di gente fuori la chiesa, ulteriore specchio di un amore che da incondizionato si era fatto folle – la nascita dei figli), di aneddoti risaputi (“potevo andare al Real Madrid”, “Carlos Bianchi mi voleva cacciare per prendere Jari Litmanen”), di rapporti speciali (con Antonio Cassano, con Vito Scala, suo preparatore atletico personale) e qualche omissis francamente incomprensibile (non una parola, una, su Daniele De Rossi, altro figlio di Roma con cui ha “smezzato” gioie e dolori sportivi dal 2001, condividendone spogliatoio e quotidianità).Mi chiamo Francesco Totti diventa allora flusso di coscienza auto-narrato, sorta di tema audiovisivo in cui il candidato si sofferma sui momenti cruciali della sua esistenza, con la consueta ironia, senza alcun intervento esterno, senza alcun contraddittorio (vedi l’immancabile frammento sullo Spalletti bis, allenatore che alla prima esperienza romanista – dal 2005 al 2009 – era “amico” di Totti, diventandone poi “nemico” giurato nel 2016-2017, in quella stagione e mezza in cui oltre ad allenare la Roma ebbe l’ingrato – e malriuscito – compito di gestire il fine carriera del campione, comunque 41enne).Capitolo controverso, quest’ultimo, che causò un paradosso allucinante, possibile forse solamente in una città, e in una tifoseria come quella giallorossa: la Roma (squadra) veniva da un filotto di risultati positivi, all’indomani di un’intervista rilasciata al Tg1, in cui Totti lamentava la scarsa considerazione da parte dell’allenatore, Spalletti decide di non convocarlo per Roma-Palermo. Roma, che nelle ore antecedenti al suo addio al mondo del calcio, ripercorre davanti uno specchio la sua vita e la sua carriera. Francesco Totti. Il servizio non è disponibile. ... NUOVO CINEMA CASTELLO - Piazza Gioberti, 06012 Città di Castello (PG) - Tel. UCI Italia S.p.A. Dalla F alla T. Sulla scia dell’apologia mediatica nazional-popolare che ha preso il via dal 28 maggio 2017, giorno in cui il suo addio al calcio giocato ha fatto il giro del mondo, Alex Infascelli (da profano auto-dichiarato) realizza Mi chiamo Francesco Totti. Potrai scegliere comodamente dalla mappa i tuoi posti negli UCI cinemas in tempo reale oppure acquistarli con carta di credito o cinecard e ritirarli direttamente ai punti self service risparmiando tempo. al trattamento dei miei dati personali per attività di profilazione, analisi statistiche e ricerche di Francesco Totti: è’ la notte che precede il suo addio al calcio e Francesco Totti ripercorre tutta la sua vita, come se la vedesse proiettata su uno schermo insieme agli spettatori. non è collegato ai siti recensiti e non è responsabile del loro contenuto Dalla F alla T. Sulla scia dell’apologia mediatica nazional-popolare che ha preso il via dal 28 maggio 2017, giorno in cui il suo addio al calcio giocato ha fatto il giro del mondo, Alex Infascelli (da profano auto-dichiarato) realizza Mi chiamo Francesco Totti.Documentario che prende le mosse da Un capitano (libro scritto “con” Paolo Condò, edito da Rizzoli nel 2018, dal quale è stata tratta anche la serie Speravo de morì prima, dal 2021 su Sky) e attraverso la voce narrante dello stesso Totti racconta l’uomo, il calciatore, dai primi calci dati ad un pallone (“palla è stata la prima parola che ho detto”) fino allo straziante saluto dell’Olimpico, preceduto dalla notte più difficile, e più lunga, trascorsa dal fuoriclasse, ormai 41enne, dopo 25 anni da professionista con indosso una sola, unica maglia.Ed è proprio questa simbiosi impareggiabile, antitetica rispetto alle logiche del calcio moderno, che nel corso degli anni ha fatto sì che al romanismo si affiancasse un’altra religione, il “tottismo”.Figlio di una città alla quale ha regalato moltissimo, ricevendo in cambio un amore assoluto, con derive financo illogiche, Francesco Totti – che spesso sottolinea quanto, sin da giovanissimo, non ha più potuto vivere un’esistenza da persona “normale” (“se devo vedere un monumento 30 secondi e firmare mezz’ora di autografi, che ci vado a fare? Trailer Verdetto. I campi contrassegnati (*) sono necessari per l’attivazione del servizio. Costi del servizio Call Center: il costo della chiamata da rete fissa è di € 0,96 al minuto con UCI Cinemas, 2015 © Tutti i diritti riservati. Diretto da Alex Infascelli e tratto dal libro Un Capitano scritto da Francesco Totti con Paolo Condò, arriva al cinema solo per tre giorni Mi chiamo Francesco Totti, un documentario sullo storico capitano della Roma, che nelle ore che precedono il suo addio al mondo del calcio ripercorre tutta la sua vita come se la vedesse proiettata su uno schermo insieme agli spettatori. - Vision Distribution uscita lunedì 19 ottobre 2020 . E a un’enorme fetta di tifoseria giallorossa.“Sto tempo è passato. Nel film, diretto da Alex Infascelli, l'ex capitano della Roma ripercorre tutta la sua vita, come se la vedesse proiettata su uno schermo insieme agli spettatori. Altre informazioni 9 Mi chiamo Francesco Totti 10 Un divano a Tunisi Tutti i diritti riservati. Non L'autobiografia sincera di un campione che non ha mai nascosto la sua vulnerabilità. Cinematografo.it, Cinematografo.it, Soggetto: Francesco Totti - (libro), Alex Infascelli, Vincenzo ScuccimarraSceneggiatura: Vincenzo Scuccimarra, Alex InfascelliFotografia: Marco GraziaplenaMontaggio: Alex Infascelli, Emanuele SveziaScenografia: Eugenia F. di NapoliCostumi: Eugenia F. di NapoliSuono: Maurizio Argentieri, Dal 1907 - la storia del Cinema Odeon di Vicenza, Archivio storico dei film dal 2006 al 2016 (vecchio sito), Corso A.Palladio, 17636100 VicenzaTel. Carlo Cerofolini Carlo Cerofolini I Cinemaniaci - 31-1-2021 E' la notte che precede il suo addio al calcio e Francesco Totti ripercorre tutta la sua vita, come se la vedesse proiettata su uno schermo insieme agli spettatori. Guarda Mi chiamo Francesco Totti su MioCinema, la prima piattaforma digitale dei film di qualità con al centro la sala cinematografica e il suo pubblico. Un racconto intimo, in prima persona, dello sportivo e dell'uomo. 759788 CAPITALE SOCIALE EURO 1.120.000,00 i.v. relative a prodotti o servizi di soggetti terzi nostri partner o per la cessione dei miei dati a questi Regia: Alex Infascelli Interpreti: Francesco Totti Trama. Mi chiamo Francesco Totti, film di Alex Infascelli, è un documentario sullo storico capitano dell'A.S. addebito alla risposta di € 0,12. Le prime immagini del nuovo film di Alex Infascelli ce lo dicono senza mezzi termini attraverso un aneddoto tanto divertente quanto esplicativo dell’abilità funambolica del protagonista nel calciare un pallone. di Alex Infascelli, con Francesco Totti PROGRAMMAZIONE TERMINATA. Durata: 7.5/10. Mi chiamo Francesco Totti è un film di genere documentario del 2020, diretto da Alex Infascelli, con Francesco Totti. Con Francesco Totti Documentario, durata 101 min. Critica Alla fine sono diventato io stesso un monumento”) – ritorna nelle strade dell’infanzia (Via Vetulonia), dove giocando a “paperelle” (uno calciava la palla e doveva colpire tutti gli altri mentre in fila discendevano la scalinata) incominciava a far capire di essere fatto di un’altra pasta, poi sui campi della Fortitudo, della SMIT Trastevere, della Lodigiani (all’epoca terza squadra della capitale, dopo Roma e Lazio, “ma per noi romanisti era la seconda”), fino all’approdo nelle giovanili giallorosse, nel 1989, per poi esordire in prima squadra (a 16 anni) il 28 marzo 1993 sul campo del Brescia.Da lì in poi è un continuo alternarsi tra prodezze (uniche, eterne, straviste), momenti di gloria (lo scudetto del 2001, con le conseguenti, infinite feste cittadine, il mondiale del 2006), di dolore (la rottura dei legamenti della caviglia dopo lo scontro con Vanigli in Roma-Empoli, proprio qualche mese prima il campionato del mondo), di gioie private (il rapporto con Ilary Blasi, il matrimonio – con la folla di gente fuori la chiesa, ulteriore specchio di un amore che da incondizionato si era fatto folle – la nascita dei figli), di aneddoti risaputi (“potevo andare al Real Madrid”, “Carlos Bianchi mi voleva cacciare per prendere Jari Litmanen”), di rapporti speciali (con Antonio Cassano, con Vito Scala, suo preparatore atletico personale) e qualche omissis francamente incomprensibile (non una parola, una, su Daniele De Rossi, altro figlio di Roma con cui ha “smezzato” gioie e dolori sportivi dal 2001, condividendone spogliatoio e quotidianità).Mi chiamo Francesco Totti diventa allora flusso di coscienza auto-narrato, sorta di tema audiovisivo in cui il candidato si sofferma sui momenti cruciali della sua esistenza, con la consueta ironia, senza alcun intervento esterno, senza alcun contraddittorio (vedi l’immancabile frammento sullo Spalletti bis, allenatore che alla prima esperienza romanista – dal 2005 al 2009 – era “amico” di Totti, diventandone poi “nemico” giurato nel 2016-2017, in quella stagione e mezza in cui oltre ad allenare la Roma ebbe l’ingrato – e malriuscito – compito di gestire il fine carriera del campione, comunque 41enne).Capitolo controverso, quest’ultimo, che causò un paradosso allucinante, possibile forse solamente in una città, e in una tifoseria come quella giallorossa: la Roma (squadra) veniva da un filotto di risultati positivi, all’indomani di un’intervista rilasciata al Tg1, in cui Totti lamentava la scarsa considerazione da parte dell’allenatore, Spalletti decide di non convocarlo per Roma-Palermo. Ho letto l'informativa sul trattamento dei miei dati personali e: al trattamento dei miei dati personali per invio da parte di UCI Cinemas di comunicazioni informative e